La crosta è sottile e rugosa, a volte fiorita di colore giallognolo, che tende ad assumere una colorazione più grigiastra con il prolungarsi della stagionatura. La pasta è compatta, marmorizzata, più morbida nel sottocrosta e di colore bianco paglierino con la presenza di striature, che talvolta possono risultare cremose, dovute all’unione a strati delle due cagliate. Il profumo è caratteristico dei formaggi erborinati, con note prima leggermente lattiche, poi sovrastate da note metalliche. Il sapore è aromatico e intenso, variabile dal dolce al piccante secondo il grado di stagionatura, fragrante e fondente con gradevole retrogusto vegetale.
Le rocce carbonatiche della Valle Taleggio, ricchissime di differenti specie botaniche, contribuiscono, insieme alla qualità delle acque mineralizzate, a determinare il gusto del latte. L’alimentazione delle vacche è infatti costituito prevalentemente da erbe e foraggi della zona e la trasformazione del latte crudo avviene direttamente in malga o in aziende presenti sul territorio. Quest’ultimo aspetto permette l’ottimale sviluppo dell’erborinatura della pasta, che è fortemente influenzato dai ceppi fungini presenti naturalmente nel latte e negli ambienti di stagionatura.
Lo Strachítunt non è quindi solo il formaggio che ci consente di gustare il sapore dell’erba, dell’aria e dell’acqua della valle, ma è anche una delle eccellenze casearie che permettono di godere del paesaggio dei pascoli e delle tipiche stalle, perché è grazie a queste tradizioni se il contesto territoriale e la sua biodiversità vengono mantenuti.