“Lavoro con i formaggi da sempre: quando ero piccola e vivevo a Gerosa, in Valbrembilla, andavo in alpeggio con mio padre. Anche lui faceva una specie di Strachítunt, però quadrato e noi lo chiamavamo Strachí dópe”. Alida, cuoca del ristorante Liberty di Taleggio, è legata a doppia mandata alla storia e alle tradizioni di quella valle che dona a Bergamo uno dei formaggi più rari e pregiati prodotti in Italia.
“Lo Strachí dópe non era un formaggio che commercializzavamo – racconta Alida -, era solo per uso domestico. Poi ho lavorato per anni in una delle aziende di affinatori della Val Taleggio e anche lì ero a stretto contatto con i formaggi, e mi piaceva moltissimo”.
Dall’inizio degli anni 2000 è diventata, assieme al marito, la proprietaria del Liberty: “Il ristorante era della sua famiglia, quando ci è capitata l’opportunità di rilevarne la gestione non ce la siamo fatta scappare. Io all’epoca – ricorda – non sapevo quasi nemmeno cucinare, sono andata a San Pellegrino a fare corsi serali per anni, avevo un maestro bravissimo, che mi ha insegnato i segreti del mestiere”.
La ricetta che ci propone oggi si chiama “Bianco e nero”. Protagonista, manco a dirlo, è lo Strachítunt.
“Mi piace sperimentare con i formaggi locali, questa infatti è la seconda ricetta a base di Strachítunt che invento, l’altra era un’omelette con la quale ho partecipato ad un concorso, ottenendo un riconoscimento” ci spiega.
“Il nome che ho deciso di dare a questo piatto, ‘Bianco e nero’, è per via del colore scuro del cacao amaro della pasta fresca e il colore chiaro dello Strachítunt – spiega ancora Alida –. Si tratta di una pasta all’uovo al cacao con un condimento di Strachítunt e zucca saltata con rosmarino. La ricetta è venuta in mente a me e a mia figlia che, sebbene faccia un altro lavoro, mi aiuta a trovare combinazioni e nuovi spunti”.