È un dato di fatto: al Ristorante Pizzeria Belvedere di Gerosa lo Strachítunt viene usato dappertutto. È la testimonianza più vera e concreta dell’amore che Stefano Pesenti Bolò, il cuoco e gestore 53enne del locale di via Roma, ha per uno dei gioielli dell’arte casearia bergamasca che lui stesso utilizza sempre, ogni giorno.
“Lo Strachítunt per noi ristoratori della valle è un simbolo – ci spiega il cuoco pizzaiolo -. Utilizzarlo significa sostenere le piccole attività della zona, significa aiutare chi tiene in vita, assieme a noi, questo territorio. Si tratta, spesso, di ragazzi giovani che stanno cercando di sviluppare un’attività: per noi dar loro una mano è un dovere”.
Così, lo Strachítunt finisce nei risotti e nelle crespelle, sul tagliere abbinato a una buona polenta nostrana o proposto come fine pasto. Ma anche sulle pizze: è qui che Pesenti Bolò fa sfogare tutta la sua fantasia culinaria. Ci sono la pizza con Strachítunt e zucca, la pizza con Strachítunt e salamino piccante, ma anche la pizza con Strachítunt e fragole e la pizza con Strachítunt e ananas.
Una bestemmia? “No, sono buonissime – conferma il ristoratore bergamasco -. Sono tutte pizze che ho pensato e testato personalmente. Possono sembrare azzardi, ma vi assicuro che sono equilibrate e gustose, uno tsunami di gusto. Ai clienti piacciono, le ordinano spesso”.
Ma andiamo a scoprirle queste pizze tanto originali, tutte inventate da Stefano Pesenti Bolò, che a Gerosa stanno riscuotendo successo.