Il cibo locale e naturale, le piccole produzioni, l'artigianalità, il turismo di prossimità connesso all'enogastronomia, alla natura e al territorio, l'attenzione verso tutto quello che è autentico e connesso con le proprie o altre radici riscontrano molto successo nell'Italia e nel mondo che ha conosciuto la pandemia. La crisi del mercato globale e le difficoltà economiche stanno portando a riflettere sulle potenzialità di sistemi economici differenti: quali ad esempio i sistemi più piccoli che si autoalimentano, fanno rete, sono poli di attrazione e per questo riescono ad essere più resilienti e sostenibili. Spesso questi sistemi si basano su delle reti tra imprese, cittadini, amministrazioni, capaci di sostenere o creare microeconomie che ruotano attorno a prodotti locali o innovazioni che sovente si muovono nel campo della tradizione. Questo secondo evento organizzato dal Consorzio per la tutela dello Strachítunt si propone di indagare con uno sguardo olistico le piccole economie e i micro-ecosistemi economici esistenti o realizzabili in territori lontani dai grandi centri produttivi e dalle logiche di mass market, analizzandoli come strumenti o motori per uno sviluppo sostenibile di ampio respiro, capace di incrociare più livelli di interesse, attività e attori del territorio e dei territori limitrofi. Si approfondiranno le opportunità e le difficoltà che questi circuiti e sistemi economici possono riscontrare, cercando di comprendere se e come gli stessi possono considerarsi in grado di alimentare un sistema sostenibile ed efficace di domanda e offerta complesso. Si cercheranno di individuare strumenti e strategie che possano essere di supporto a tali sistemi.
Cerchiamo risposte in merito ad alcune domande:
1. RETI E ECOSISTEMI: Come rispondono le micro-produzioni artigianali alle sfide/problematicità del contemporaneo? Individuano nei sistemi e nelle reti delle opportunità? Le hanno già esperite e a quali risultati hanno portato?
2. CONTESTO SOCIALE: Il contesto sociale è importante per le piccole realtà imprenditoriali che non si collocano nel circuito commerciale di massa. Quando e come il contesto sociale può diventare significativo per le imprese e per la creazione di reti virtuose? Come devono interfacciarsi le realtà imprenditoriali con il contesto e le persone che vivono sui territori?
3. LOCALE E GLOBALE: Cosa possono fare i micro-ecosistemi per strutturarsi in maniera più funzionale per il futuro? Quali sono le strategie di marketing più adatte: andare a cercare sviluppo al di fuori o portare dentro le persone che sono interessate a queste realtà, o entrambe le cose? Come reagisce il locale al globale? E il globale al locale?
Al contempo la finalità dell'evento è quella di creare i presupposti per delle collaborazioni future, nel tentativo di sviluppare l'indagine e di improntare progettualità condivise. Auspichiamo, inoltre, che questa iniziativa sia da stimolo per giovani studiosi e appassionati ad approcciarsi alla realtà del Consorzio per la tutela dello Strachítunt e al territorio a cui lo stesso afferisce.
Convegno: Piccole produzioni e le sfide della contemporaneità: quali opportunità?
[9.00 – 10.30]
Modera:
Paolo Preti, SDA Bocconi Fellow
Intervengono:
Anna Giorgi, Università degli studi di Milano – Dipartimento DISAA - sede di Edolo UNIMONT, Montagne “al centro”: verso una nuova e specifica visione per il futuro sostenibile dei territori montani
Cinzia Scaffidi, giornalista, Tipico, tradizionale e contemporaneo: come la difesa e la ripresa di produzioni locali di qualità possono contribuire a disegnare lo sviluppo dei territori
Federica Burini, Università degli Studi di Bergamo, Valorizzare i paesaggi montani partendo dai saperi territoriali: nuovi turismi per un nuovo abitare
Presentazione case histories
[11.00 – 13.00]
Coordinano:
Adele Arrigoni Ravasio e Sara Invernizzi, Consorzio per la Tutela dello Strachítunt
Intervengono:
Fabrizia Lanza, Scuola di cucina Anna Tasca Lanza, The heart of Sicily e l’estratto di pomodoro: un esempio di patrimonializzazione – da bene immateriale a ‘food heritage’
Chiara Guidarelli e Miriam Pepe, co-founder NATworking APS, NATworking: la prima rete di spazi per studiare e lavorare immersi nella natura che fa bene ai territori e alle comunità
Annalisa Agape, Terre d’Oltre Goggia società cooperativa - cooperativa di comunità, Terre d’Oltre Goggia: ripartire dalla comunità per fare impresa è possibile?
Simonetta Rinaldi, Piccola filiera locale della farina e del pane (rete informale), Progetto della piccola filiera di montagna della farina e del pane tra potenzialità e difficoltà
Giovanni Battista Tonon, Caseificio Tonon e agricoltori bio lattefieno, Dare valore alle aree di Montagna
Giovanni Pizzamiglio, Contrada Bricconi, Contrada Bricconi – la montagna che rivive
Alvaro Ravasio, Presidente Consorzio per la Tutela dello Strachítunt
Flaminio Locatelli, Presidente Cooperativa Agricola Sant’Antonio Valtaleggio
Marta Pesenti, Presidente Ecomuseo Valtaleggio
Focus Group
[15.00 -17.30]
Gruppo 1 - Reti ed ecosistemi
modera Fabrizia Lanza, Scuola di cucina Anna Tasca Lanza
Gruppo 2 - Contesto sociale
moderano Sara Invernizzi e Cristina Grasseni, Università di Leiden
Gruppo 3 - Locale e globale
modera Paolo Preti, Università degli Studi di Milano Bicocca